Nel cuore delle Alpi piemontesi, incastonato tra le montagne della Valle Maira, esiste un minuscolo paese che sembra sospeso nel tempo. Si chiama Elva, si trova in provincia di Cuneo e conta appena una settantina di abitanti. Eppure, nonostante le sue dimensioni ridotte, custodisce due tesori unici in Italia, capaci di sorprendere chiunque decida di raggiungerlo.
Elva è uno di quei luoghi che non si incontrano per caso: bisogna volerci arrivare. La strada che sale verso il paese è tortuosa e panoramica, ma una volta giunti a destinazione si ha la sensazione di essere entrati in un mondo a parte, dove la montagna detta ancora il ritmo della vita e le tradizioni sono rimaste intatte.
Il primo tesoro di Elva è davvero insolito. Qui si trova il Museo dei Pels, un museo dedicato a un mestiere curioso e oggi quasi dimenticato: quello dei raccoglitori di capelli, in dialetto “pels”. Proprio da Elva ebbe origine questa attività unica in Italia, che per secoli portò gli uomini del paese a viaggiare in tutta Europa.
I raccoglitori di capelli bussavano alle porte delle case per acquistare lunghe chiome femminili, destinate poi alla realizzazione di parrucche e posticci, molto richiesti tra Settecento e Ottocento. Nel museo sono conservati attrezzi originali, documenti, fotografie e testimonianze che raccontano la fatica, l’ingegno e lo spirito di adattamento di una comunità montana capace di trovare nel proprio isolamento una risorsa.
Visitare il Museo dei Pels significa scoprire una pagina di storia poco conosciuta, ma affascinante, che rende Elva un luogo davvero unico nel panorama culturale italiano.
Il secondo tesoro di Elva lascia letteralmente senza parole. La chiesa romanico-gotica del paese custodisce un ciclo di affreschi di straordinaria bellezza, attribuiti a Hans Clemer, pittore fiammingo attivo tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento.
Gli affreschi, ricchi di colori, dettagli e intensità espressiva, rappresentano scene sacre di grande impatto visivo. Trovarsi davanti a opere di questo livello in un paese di appena 70 abitanti è un’esperienza sorprendente, che da sola vale il viaggio fino a Elva.
A completare l’esperienza, non può mancare una visita ai Fremo Cuncunà, uno sperone di roccia sospeso nel vuoto che regala un panorama immenso e suggestivo sulla Valle Maira. È un luogo perfetto per fermarsi, osservare il silenzio della montagna e capire perché Elva, pur essendo così piccola, lasci un ricordo così grande.
Elva è la dimostrazione che non servono grandi numeri per custodire grandi tesori: basta saperli cercare.
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